Cultura giovedì 29 ottobre 2015 ore 17:25
La castagna nel Parco

Passeggiata con le guide di Legambiente in un percorso tematico dove il Castagno parla di gente che raccoglie, accende seccatoi e "batte" le castagne
FIVIZZANO — Prosegue la Rassegna di Legambiente ‘Goditi la Lunigiana’ dedicata quest’autunno ai borghi e alla cultura del castagno nella Lunigiana Orientale.
Sassalbo è un borgo che ha vissuto delle risorse della montagna e, anche oggi che è diventato Sede del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano,
ripropone con orgoglio la principale tradizione alimentare: l’arte di
trasformare le castagne in una eccellente farina. Lo fa con una festa organizzata da giovani che anima le vie e aie del paese per due giorni dove la farina di castagne
(che in Lunigiana si fregia del marchio europeo della DOP) prende i
nomi tradizionali: cian, castignacci, padeletti, ecc. per proporre
prodotti che si consumano tradizionalmente accompagnati da formaggi e
salumi e... vin brulè!
La nostra passeggiata ci porterà nel grande castagneto
da frutto, inserito nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano,
con un percorso che è stato chiamato ‘il castagno parla’,
perché questo ambiente ha tanto da raccontare di cultura locale e di
biodiversità, entrambe da conservare gelosamente. Entrati nel borgo in
pietra tra vicoli e aie giungiamo ad un ‘metato’ acceso,
edificio destinato alla lunga seccagione a fumo delle castagne, prima
di essere pulite (’battute’) e trasformate in pregiata farina al mulino.
Suggestioni di colori e odori tipici di un borgo del castagno
appenninico in autunno ci accompagneranno tutto il giorno, specialmente
quando entreremo nella festa del paese ad assaggiare le specialità
preparate con la farina dolce.
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