Attualità martedì 21 giugno 2016 ore 14:18
Esplosione metanodotto di Tresana

Sette imputati devono rispondere di omicidio colposo, incendio e disastro colposo; a settembre il processo
TRESANA — Secondo il consulente dell'accusa, lo scoppio del metanodotto nella frazione di Mulino del 2012 fu causata da un incidente alla tubatura del gas, provocato da una gru. L'uscita di una consistente quantità di gas creò una cappa che poi prese fuoco ed esplose. Nel disastro, trovò la morte un giovane operaio bulgaro appena ventenne, Giorgio Dimitrov, e rimase gravemente ferito il padre del giovane. A rispondere della tragica esplosione e della morte di Giorgio sono sette persone, tra tecnici e dirigenti della Snam e due tecnici della ditta che stava eseguendo i lavori presso la centralina del gasdotto. A settembre saranno sentiti parecchi testimoni dell’accusa e saranno vagliate le perizie presentate.
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