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Attualità giovedì 08 dicembre 2016 ore 09:24

La Regione Toscana risarcirà gli allevatori

Sono quasi un milione i fondi stanziati dalla Regione per il risarcimento di tutti quegli allevatori che hanno subito attacchi dagli ibridi



FIRENZE — Questi soldi consentiranno alla Regione di risarcire tutte le domande presentate nel 2015 e una prima parte di quelle presentate nel 2016.

"Vogliamo essere a fianco degli imprenditori che vedono vanificato il loro duro lavoro dagli attacchi dei predatori", ha spiegato l'assessore all'agricoltura Marco Remaschi, nel corso della conferenza stampa dedicata a questo tema alla quale è intervenuto il consigliere regionale Leonardo Marras.

"Il risarcimento economico – ha aggiunto l'assessore - vuol essere anche una azione di difesa complessiva di un comparto, quello dell'allevamento e dei settori connessi, che è fondamentale per la Toscana, e non solo per il settore agricolo".

Sono 616 gli allevatori che hanno presentato domanda di risarcimento. Oltre il 60 per cento proviene dalla provincia di Grosseto, il restante 40 per cento da tutta l'area appenninica. Oltre a denunciare una ingente perdita di capi, gli allevatori hanno chiesto l'intervento finanziario della Regione anche per danni indotti, come la diminuzione di latte prodotto dal bestiame impaurito in seguito agli attacchi.

Negli ultimi tre anni, mentre è stabile il numero degli allevamenti colpiti, è cresciuto invece di almeno il 30 per cento il quantitativo di capi persi: segno che gli attacchi sono sempre più intensi. Cambia anche la tipologia delle vittime: prevalentemente pecore ma anche animali più grossi come esemplari bovini allevati all'aperto, soprattutto giovani vitelli. Secondo i più recenti studi condotti dall'università di Firenze, nei nostri boschi vive una popolazione di lupi formata da circa 108 gruppi riproduttivi (erano 72-73 nel 2013): complessivamente si stima che la popolazione di lupi ammonti a circa 600 animali.

I gruppi si stanno rafforzando anche a causa di incroci con cani randagi. Per gli ibridi già dal 2014 sono state avviate le catture, che sono state effettuate in via sperimentale nelle aree di Arezzo e Grosseto. Gli ibridi catturati sono stati immediatamente sterilizzati e indirizzati ad appositi centri specializzati per la detenzione di animali pericolosi.

Ma secondo Marras non è sufficiente: "Bisogna insistere con la Ue per la modifica della direttiva Habitat. La difesa della zootecnia è presidiare lavoro e ambiente, per questo sono importanti i risarcimenti insieme alla difesa dei lupi in purezza, ma tenendo sotto stretto controllo costante l'equilibrio del territorio. Bisogna anche ripensare ai tetti risarcitori, rendendoli più elastici".


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