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Attualità martedì 01 giugno 2021 ore 09:19

Alzo zero sui piccioni in difesa dei campi

uccelli

Non solo cinghiali: gli agricoltori potranno intervenire per difendere le coltivazioni anche contro altri uccelli e animali selvatici



MASSA CARRARA — Non solo i cinghiali: gli agricoltori muniti di licenza di caccia e sotto la supervisione della polizia provinciale potranno intervenire direttamente per difendere le coltivazioni anche nei confronti degli storni, piccioni e nutrie. Lo ha chiarito Coldiretti in occasione del question time con la Regione Toscana su piattaforma Zoom a cui hanno partecipato molte imprese anche della provincia di Massa Carrara

L’invasione di storni e piccioni rappresenta per orti, frutteti e seminativi in fase di semina e maturazione ma anche stalle e magazzini di granaglie una problematica quotidiana a cui fino ad oggi non è mai stata data una risposta risolutiva. "La modifica della delibera 310/2016 - spiega la presidente di Coldiretti Massa Carrara Francesca Ferrari - allarga il campo di azione anche a specie invasive come storni e piccioni che in molte aree della nostra provincia sono un flagello superiore addirittura ai cinghiali". 

"Molte imprese sono state costrette a rinunciare a diverse tipologie di coltivazione ed orientarsi su altre. I piani di contenimento adottati fino a qui non sono stati sufficienti e in particolari momenti della stagione il fenomeno è disarmante. Finalmente si tenta di dare una risposta sul campo - afferma Ferrari - attraverso un approccio che pone oggi la Toscana all’avanguardia nei confronti di un meccanismo di riequilibrio mettendo finalmente in condizioni gli agricoltori di agire, in prima persona ed in tempi rapidissimi, previa comunicazione ad Artea e sotto la supervisione della polizia provinciale, sui propri terreni, anche nelle aree vocate, per tutelare raccolti, biodiversità e produzioni di qualità a denominazione. Gli agricoltori ora possono difendersi e difendere i loro raccolti ed il loro diritto di fare impresa”.

Il question time è stato utile per chiarire alcuni aspetti chiave nell’applicazione della delibera. Il canale di gestione degli interventi diretti da parte degli agricoltori è quello del portale di Artea che è già stato aggiornato per attivare questa procedura. La logica è quella della semplificazione con un ulteriore riduzione dei tempi di azione. L’agricoltore, una volta individuato il poligono colturale, deve richiede all’inizio dell’anno, la possibilità di fare gli interventi in controllo ed in maniera diretta.

Lo potranno fare i proprietari e conduttori di fondo con porto d’armi. Il portale Artea fornisce un’autorizzazione, che altro non è che un numero identificativo della pratica, che sarà inviato alle polizia provinciali che dovranno coordinare l’intervento. 


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