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Attualità venerdì 14 ottobre 2022 ore 13:58

Piatti salva bolletta, i consigli dei contadini

Consigli per coniugare la voglia di continuare a portare in tavola cibi cotti con la necessità di ridurre l’impiego dei fornelli, risparmiando



PISTOIA — Da svuota frigo a salva bolletta, i piatti della cucina tradizionale corrono in aiuto delle famiglie toscane 

Dai trucchetti per recuperare quello che resta a tavola fino ai consigli per coniugare la voglia di continuare a portare in tavola cibi cotti con la necessità di ridurre l’impiego dei fornelli. 

Sono alcune delle iniziative messe in campo dai cuochi contadini che saranno presentate domani, sabato 15 Ottobre, dalle 10 ai mercati di Campagna Amica in occasione della Giornata mondiale dell’Alimentazione che si celebra il 16 Ottobre per commemorare la fondazione della FAO. 

Le iniziative si terranno ai mercati di Pisa (Corte Sanac), Arezzo (via Mincio, 3/5), Aulla (Piazza della Vittoria), Pistoia (via dell’Annona) e Grosseto (via Roccastrada). Tra le iniziative anche esposizioni di prodotti locali, degustazioni e showcooking.

Sono sempre di più i toscani che sono tornati ad adottare comportamenti responsabili per salvare i bilanci, anche se il problema dello spreco resta rilevante. Nelle case infatti si gettano mediamente ogni anno, secondo un’analisi Coldiretti su dati Onu, circa 67 chili di cibo all’anno per abitante, meglio degli sceicchi dell’Arabia Saudita con 105 chili di prodotti alimentari che finiscono nella spazzatura, davanti ad Australia con 102 chili e al Messico con 94 chili, mentre i più virtuosi sono russi (appena 33 chili di cibo buttato), sudafricani (40 chili) e indiani (50 chili). 

Ma se si considerano solo le nazioni dell’Unione Europea, emerge che i cittadini del Belpaese sono più responsabili dei cugini francesi che in un anno gettano alimentari per 85 chili a testa e tedeschi (75 kg) mentre gli inglesi appena usciti sono a quota 77 kg.

A guidare la classifica degli sprechi sono le abitazioni private dove si butta mediamente circa l’11% del cibo acquistato mentre mense e rivenditori ne gettano rispettivamente il 5% e il 2%. Un fenomeno che determina anche effetti dirompenti sull’economia, sulla sostenibilità e sul piano ambientale per l’impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti. Si stima, infatti, che le emissioni associate allo spreco alimentare rappresentino l’8-10% del totale dei gas serra.

I cuochi contadini di Campagna Amica hanno preparato inoltre un vademecum che va dal fare attenzione all’uso delle stoviglie al modificare tempi e modalità di cottura senza rinunciare a nessuno dei sapori.


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