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Attualità sabato 01 ottobre 2016 ore 09:46

Lunigiana esempio di prevenzione del sisma

Ieri sera, presso il teatro F. Quartieri, si è tenuto un convegno dedicato alla prevenzione sismica per tutti i cittadini interessati al tema



BAGNONE — Gremita la platea del teatro, formata sia da tecnici che da cittadini, per informarsi meglio, non solo su come agiscono i terremoti sul nostro territorio, ma soprattutto per comprendere quali possono essere le criticità degli edifici in cui abitano.

Ad aprire l'incontro è stato il sindaco Carletto Marconi che, dopo i saluti di rito e aver portato come esempio le scuole del suo Comune messe a nuovo grazie agli adeguamenti antisismici, ha lasciato la parola ai professionisti.

Il primo a intervenire è stato il geolgo Paolo Centopassi, del settore sismica della Regione Toscana, che si è concentrato su quanto influisce la tipologia di terreno sul quale gli edifici vengono costruiti, svelando che la roccia è il materiale che protegge in modo migliore gli edifici da certi avvenimenti. 

A seguirlo l'ingegnere Piero Coppini esperto di prevenzione sismica sugli edifici, che è partito dalla storia del nostro territorio facendo presente che, insieme alla Garfagnana, Mugello e Casentino, è quello più a rischio sismico di tutta Toscana. 

"Sperare che il terremoto non venga - ha spiegato Coppini - è una speranza vana. Bisogna entrare nell'ordine di idee di essere a conoscenza dello stato di salute delle abitazioni in cui viviamo. Alcune delle regole che vi faranno capire se siete al sicuro sono: regolarità di un edificio, intesa come forma, e omogeneità di materiali. Un edificio, se a forma cubica, regge meglio, soprattutto se il materiale è omogeneo e non misto."

La Lunigiana è stata colpita da un terremoto di forza 5.0 nel 1995 e da un nuovo sisma, 5/6 volte più forte, di 5.2 nel 201,  ma i danni sono stati di gran lunga minori. Perché?

Perché dopo quel terribile avvenimento che ha danneggiato tantissime case e causato molti crolli, la Regione Toscana ha investito in prevenzione facendo 400 interventi sul territorio per un costo di circa 4 milioni di euro. Poi gli interventi si sono fermati, se fossero andati avanti non ci sarebbero stati danni nel 2013 nonostante la maggior potenza del fenomeno.

"E' dovere della politica - chiude il suo intervento Coppini - trovare dei contributi per fare questi interventi, o al prossimo terremoto ci troveremo ancora a parlare di prevenzione."

A chiudere la serata l'ingegnere Aldo Marginesi con il suo intervento dedicato alla costruzione e ai lavori di adeguamento degli edifici scolastici.


© Riproduzione riservata


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