Attualità sabato 03 dicembre 2016 ore 08:14
"Riaprire il punto nascite è fondamentale"
Esordisce così il sindaco Mastrini dopo essere venuto a conoscenza dell'ennesima nascita avvenuta in ospedale per pochissimo
TRESANA — L'assenza di un punto nascite ha messo a repentaglio la vita di Antonio, nato giovedì nell'ospedale di Borgo Val di Taro dove è nato in dieci minuti dall'arrivo nella struttura.
Così commenta Mastrini al quale sta particolarmente a cuore la questione: "Riaprire il reparto di ginecologia-ostetricia ed il punto nascite di Pontremoli, con le caratteristiche garantite ad alcuni ospedali della Toscana (e moltissimi in Italia) aventi simili dimensionamenti e collocazione geografica (anche alla luce del recente Decreto Lorenzin) sarebbe necessario, ma non abbiamo nessuna fiducia che Rossi e Saccardi possano capire".
La nascita di Antonio, il bambino villafranchese dato alla luce ieri alle 13.38 dopo essere giunto in ospedale alle 13.20, è la dimostrazione di come la Lunigiana abbia bisogno di un punto nascita: "Le corse contro il tempo sono pericolose per la mamma e per il bambino: è impensabile, nel 2016, essere ridotti a correre rischi per garantire alle mamme ed ai nascituri di essere assistiti in Ospedale: Villafranca dista 62,8 km da Borgotaro e 44,6 km dal Noa, non penso che debbano essere i lunigianesi a pagare dazio per l'incapacità e l'insensibilità della Regione e del Governo".
Alla Lunigiana dovrebbero essere garantiti i parametri previsti dall'emergenza - urgenza: "Uno stato di diritto dovrebbe garantire il rispetto della vita umana. Siamo governati da persone che non conoscono il significato della parola"
"Strutture molto simili, numeri quasi identici - conclude Mastrini - per i punti nascita in Sicilia, salvati dal Ministro della Salute Lorenzin, che forse più che alla sicurezza pensa alle origini del Ministro dell'Interno Alfano, a cui è accomunata dalla militanza e dalla fedeltà a Renzi: si pensi ai punti nascita di Licata (422 parti), in provincia di Agrigento, e di Bronte (267 parti), nel catanese. Pontremoli contava circa 200 punti nascita ed è stato chiuso."
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