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Attualità mercoledì 09 giugno 2021 ore 14:40

Il torrente devastato scorre in Regione

Irene Galletti
Irene Galletti

Alberi stradicati, sponde demolite, impronte di ruspa: cos'è successo nell'alveo del Grondana? In consiglio regionale interrogazione di Galletti (M5s)



ZERI — Alberi stradicati, sponde demolite, impronte di ruspa: cos'è successo nell'alveo del torrente Grondana, a Zeri? A sollevare il caso fin sui tavoli della Regione è la capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale Irene Galletti che per vederci chiaro ha presentato un'interrogazione.

A inquadrare il caso è la stessa Galletti nel suo atto: “In un luogo naturalisticamente rilevante - osserva - in prossimità del canyon degli Stretti di Giaredo è stato compiuto un vero e proprio scempio ambientale. 'Alberi sradicati e gettati nell’alveo del torrente, sponda demolita e chiare impronte di una ruspa pesante' è lo sconcertante spettacolo, raccontato con le parole degli attivisti di Legambiente in sopralluogo lungo il torrente Gordana per verificare l’entità dei danni". 

L'associazione ambientalista ha presentato un esposto ipotizzando "che potesse trattarsi di lavori preparatori per una mega-scogliera di consolidamento", Il Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord avrebbe "negato tale ipotesi, annunciando contestualmente un sopralluogo degli enti competenti in verifica dei fatti". Ora resta il giallo: "Rimane la domanda: chi può avere compiuto un disastro di tale portata nel più completo anonimato?”, si chiede la pentastellata.

“Una domanda inquietante - sottolinea la capogruppo M5s - che richiede un rapido interessamento delle istituzioni toscane, che devono verificare se ci sia stato un coinvolgimento degli enti competenti nei fatti, se sia mancata la vigilanza e se la Regione intenda procedere al ripristino dell’area, impegnandosi a chiedere ai responsabili della devastazione, che ci auguriamo vengano presto individuati, un risarcimento per i danni relativi all’ecosistema nonché al rischio idrogeologico provocato". 

L'ambiente è ferito, e Galletti intende andare avanti per rendergli giustizia: "Tutto questo lo abbiamo chiesto nell’interrogazione a risposta scritta numero 367 protocollata il 3 Giugno. Sarà nostra cura informare le associazioni ambientaliste locali e i tanti cittadini che ci hanno contattato per denunciare l’episodio, sull’esito della risposta che riceveremo da parte della giunta regionale", annuncia.


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