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Attualità mercoledì 08 marzo 2017 ore 07:51

La Società della Salute dalla parte delle donne

Rosanna Vallelonga, direttrice della Sds della Lunigiana, porta i suoi auguri alle donne ed espone i numeri degli interventi effettuati nel 2016



AULLA — Oggi è l'otto marzo, data in cui si celebra la “Giornata internazionale della donna”, e il direttore della Società della Salute della Lunigiana, Rosanna Vallelonga, interviene per ricordare la strada fatta dalle donne e per condividere le ragioni dello sciopero, lanciato in Argentina e ripreso da una quarantina di Stati in tutto il mondo, promosso dal “Movimento internazionale delle donne” per protestare contro la violenza di genere.

Nel nostro Paese la mobilitazione è stata rilanciata dal movimento “Non una di meno”, perché la violenza contro le donne è ancora uno dei mali più difficili da estirpare.
“C'è un filo rosso che ancora lega le origini della 'Giornata internazionale della donna' ai giorni nostri – spiega Rosanna Vallelonga – ed è costituito dalla violenza. Dal rogo in cui persero la vita 123 donne operaie il 25 marzo 1911 nella fabbrica Triangle a New York, alla violenta repressione poliziesca di una presunta manifestazione sindacale di operaie tessili sempre a New York nel 1857, l'Occidente è cambiato totalmente anche grazie alle lotte per l'emancipazione delle donne, che hanno portato un benefico rimescolamento dei ruoli tradizionali assegnati dalla società e sono riuscite ad occupare posti, anche di potere, impensabili fino a soltanto due secoli fa."

"A non cambiare - prosegue - è un pensiero ancora radicato in troppi uomini che vedono la donna come una loro proprietà. Da qui la diffusione dei casi di quello che è stato ribattezzato dai media femminicidio. E' per questo, proprio perché dobbiamo essere vigili – conclude il direttore della SdS
Lunigiana – nel preservare i diritti conquistati dalle nostre madri e dalle nostre nonne, che il mio augurio alle donne è il più sentito possibile”.

E a cercare di dare aiuto e assistenza, attraverso un supporto concreto, alle donne vittime di violenza è proprio la SdS Lunigiana, che gestisce il Centro Donna Lunigiana, la cui utenza è, nella maggioranza, di nazionalità italiana.
La fascia di età presentatasi va dai 30 ai 50 anni, dato che sottolinea la capacità per le donne più giovani di avere la forza per riuscire ad affrontare un problema: supportate psicologicamente dalla presenza del lavoro si sentono più autonome, quindi in grado di compiere l'impegnativo passo che è quello di decidere di ricorrere ad una tutela, rivolgendosi, quindi, al Centro.

Le problematiche sollevate sono quasi sempre inerenti alla sfera familiare, sia che riguardino la separazione o il mantenimento dei figli o le violenze domestiche.

Gli sportelli del Centro Donna Lunigiana sono stati intercettati, nel
2016, da 63 donne (15 in più rispetto al 2015) per informazioni sui servizi presenti sul territorio, pur non avendo queste usufruito del primo ascolto: 21 di loro sono di nazionalità non italiana.

Le operatrici del Centro Donna Lunigiana e il gruppo di consulenza ricevono su
appuntamento contattando il numero telefonico 0187460683 oppure tramite la seguente email: centrodonna1@gmail.com.


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