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Politica martedì 08 novembre 2016 ore 11:44

Case popolari, più controlli sui furbetti

E' la proposta fatta dal consigliere di minoranza Giuliano Novelli all'amministrazione per quanto riguarda l'assegnazione delle popolari



FIVIZZANO — La richiesta è stata fatta con una mozione presentata in questi giorni al Comune da parte di Novelli, capogruppo della lista di centro-destra Uniti Per Vincere - Lega Nord.

E prevede, visto il periodo di crisi economica, di tasse elevate da pagare, di problemi scatenati da terremoti o alluvioni, un maggiore controllo per tutti coloro che fanno domanda per ottenere un luogo in cui vivere, affinché a usufruire di questo servizio sia chi ne ha veramente bisogno.

"Per l’assegnazione degli alloggi di edilizia popolare (ERP), - commenta Novelli in una nota - fino a poco tempo fa le liste di attesa vedevano sempre gli italiani scavalcati dai cittadini extracomunitari, ma la situazione sta ora cambiando come già avvenuto ad Arezzo, Cascina e Montignoso."

L’assegnazione relativa ai contributi per l’integrazione dei canoni di locazione  è disciplinata dalla legge 431 del 1998 e nello specifico all’articolo 11 viene indicato che i Comuni definiscono entità e modalità di erogazione dei contributi individuando con appositi bandi i requisiti dei conduttori che possono beneficiarne. Tale legge è stata poi arricchita dal DPR 445/2000 che prevede la possibilità da parte della pubblica amministrazione di richiedere ai cittadini comunitari ed extracomunitari idonee certificazioni che attestino l’assenza di titolarità di diritti di proprietà o altri diritti reali all’estero avvalendosi dell’Ambasciata o del Consolato dello stato di provenienza del cittadino.

"In sostanza – interviene Giovanni Mura segretario del carroccio fivizzanese – ora gli italiani e gli stranieri sono sullo stesso piano. Non basta più una autocertificazione sui patrimoni immobiliari, ma serve un documento dell’Ambasciata o del Consolato dove si specifica che il richiedente non ha proprietà nel suo stato di origine."

"In un momento di crisi come quello attuale - concludono Novelli e Mura - bisogna dare un segnale forte. Servono più controlli sui requisiti per la casa popolare, per tutti, affinché vengano scovati sia italiani che extracomunitari furbetti che fanno domanda pur non avendo i requisiti. Le case popolari devono andare a chi ha veramente bisogno."


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