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martedì 03 dicembre 2024

PAGINE ALLEGRE — il Blog di Gianni Micheli

Gianni Micheli

Diplomato in clarinetto e laureato in Lettere, da sempre insegue molteplici passioni, dalla scena alla scuola, dalla scrivania alla carta stampata, coniugando il piacere della scrittura con le emozioni del confronto con il pubblico, nei panni di attore, musicista, ricercatore, drammaturgo e regista. Dal 2009 è iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Toscana riversando nella scrittura del quotidiano le trame di un desiderio di comunicazione in cerca dell’umanità dell’oggi, ispirata dalle doti dell’intelligenza, della sensibilità e della ricerca della felicità immateriale.

​Il matrimonio delle acque a Seravezza

di Gianni Micheli - lunedì 29 novembre 2021 ore 08:00

Non capita tutti i giorni di assistere alla nascita di un fiume, all’aperto, sotto il cielo. Acque che si incontrano, acque che si accavallano. Restare immobili ad ammirare i riflessi e i suoni della vita di un fiume che sorge. I primi borbottii, i primi calcetti. Celebrare lo sposalizio di corsi d’acqua che proprio lì, sotto ai tuoi occhi, s’intrecciano in nodi indissolubili che scioglierà il mare. E dare nuovi nomi al loro inarrestabile fluire.

A Seravezza, in provincia di Lucca, questo evento naturale dal forte impatto visivo, uditivo e perfino emotivo, si verifica ogni secondo del giorno. È la celebrazione della nascita del fiume Versilia, matrimonio solenne tra i fiumi Serra e Vezza. Sul cosiddetto “puntone”, ultimo spicchio di terra a separare i due corsi d’acqua di origine montana - il Serra dal Monte Altissimo, il Vezza dai rilievi del Monte Procinto - è possibile fermarsi per ore ad assistere al confondersi delle onde. Sostare colmi di meraviglia nel cuore di una ypsilon naturale scavata dall’acqua e dal tempo sulla roccia.

Se vorrete passare per assistere coi vostri occhi a questa nascita quotidiana, e dire d’aver visto e ascoltato il cuore della Versilia nel suo primo battito, converrà fare un salto in un altro luogo maestoso di Seravezza, questa volta di edificazione umana: il Palazzo Mediceo nato e cresciuto sotto Cosimo I tra il 1560 e il 1564 ed ora sede della Biblioteca Comunale e del Museo del Lavoro e delle Tradizioni Popolari della Versilia Storica, oltreché far parte, dal 2013, del patrimonio mondiale dell’umanità Unesco nel “Sito seriale delle ville e dei giardini medicei della Toscana”.

La visita al Museo si compie in 11 sale: Il Territorio, Vigna e cantina, Agricoltura della montagna, Casa, Costumi e tradizioni, Agricoltura in pianura, Tessitura, Escavazione del marmo, Lavorazione del marmo, Scultura, Miniere e Ferriere. Assicuro che sarà un viaggio ben speso nel tempo e nella cultura di un vasto territorio che vale la pena conoscere, al di là di quanto già sappiamo su ciò che della Versilia più ci attrae: gli stabilimenti balneari. Minuziose informazioni sono reperibili sul sito: www.museolavoroseravezza.it.

Nel prima o nel dopo di questi incontri, tenendo a mente che le Scuderie Granducali vicine al Palazzo Mediceo ospitano oggi un elegante cinema teatro, Seravezza, “gemma incastonata nelle rocce imponenti delle sue alte montagne”, così come si racconta online, merita una passeggiata in centro. Seguire i corsi d’acqua potrà infine condurre a lunghe escursioni senza dimenticare, per ristoro, un morso alla focaccia seravezzina, uno dei prodotti tipici della provincia di Lucca, preparata con una miscela di farina di mais e di frumento.

NB. Presso il Palazzo Mediceo, fino al 9 gennaio 2022, è in corso la mostra “Alfabeto Artigiano - Ricognizione sull’artigianato d’eccellenza” mentre saranno attivi fino a sabato 11 dicembre, ogni sabato, i laboratori collegati alla mostra dal titolo “Storie di artigiani”.

Gianni Micheli

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