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martedì 19 marzo 2024

VIGNAIOLI E VINI — il Blog di Nadio Stronchi

Nadio Stronchi

Nadio Stronchi, autore di “Vignaioli e vini della Val di Cornia e Isola d’Elba”, è un appassionato cultore di vini e, più in generale, di mondo agricolo. Bibliofilo e instancabile ricercatore è stato promotore di attività enoiche dentro la storia locale Val di Cornia, Toscana

Ecco un vino delle colline del campigliese

di Nadio Stronchi - mercoledì 23 novembre 2022 ore 09:00

Anche in Val di Cornia a ogni angolo c’è storia più o meno antica. Questa volta si ricorda, con un toponimo popolare, perciò legato alla storia di recente periodo, come “Tavolino Rovesciato” in Monte Solaio a una altezza di 231 mt s.l.m, tra Campiglia Marittima e Venturina Terme. 

Il suo nome a preso corpo a causa delle quattro torri a ogni angolo della costruzione, somigliando a un tavolo rovesciato. La storia vera è un’altra cosa: la struttura è nata nel fine ‘800 come villa di caccia del ricco possedente Carlo Boldrini. La villa a base quadrata ha permesso, nel tempo, di aggiungere ai quattro lati delle torri abbellendo la struttura. Tutto è successo per la grande influenza della storia del territorio ricorrente nelle menti degli abitanti del Val di Cornia. L’ubicazione della villa e quasi unica essendo sulla cima della collina dalla quale si vede la vallata e il mare con l’Isola d’Elba e si ricorda la storia etrusca, romana e medioevale. 

Il nuovo proprietario, Claudio Guglielmucci che è stato un imprenditore in Gran Bretagna ha scelto questa parte della Toscana per ricordi legati alla famiglia facendo delle scelte molto importanti per valorizzare ancora di più il sito e il territorio. Oggi, Claudio Guglielmucci ha battezzato il sito “Castello Bonaria” per avere ritrovato delle scritte come Casa di Caccia abbinato, appunto, alla denominazione “Bonaria”. 

Lo ha trasformato in un “Luxury spa Resort (4 stelle S). Inoltre, tutto intorno ci sono 138 ettari di terreni su i quali ha impiantato dei vigneti con vitigni bordolesi e toscani rafforzando così la storia del Val di Cornia che si è rigenerata sotto l’aspetto enoico dagli anni 1980, producendo, nel tempo di soli 20 anni, dei vini di alto livello.

Ve ne voglio proporre uno che ho degustato i primi di ottobre 2022. E’ un Cabernet Sauvignon in purezza, chiamato “Collevato” 2019 IGT Monte Solaio, che mi a dato le seguenti sensazioni: Colore, Rosso Rubino intenso con tonalità integra. Profumo, fine, intenso e equilibrato con sentori di frutti rossi maturi e un poco erbaceo. Gusto, pieno, armonico, caldo con sensazione finale ampia e lunga.

Nadio Stronchi

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