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PENSIERI DELLA DOMENICA — il Blog di Libero Venturi

Libero Venturi

Libero Venturi è un pensionato del pubblico impiego, con trascorsi istituzionali, che non ha trovato niente di meglio che mettersi a scrivere anche lui, infoltendo la fitta schiera degli scrittori -o sedicenti tali- a scapito di quella, sparuta, dei lettori. Toscano, valderopiteco e pontederese, cerca in qualche modo, anche se inutilmente, di ingannare il cazzo di tempo che sembra non passare mai, ma alla fine manca, nonché la vita, gli altri e, in fondo, anche se stesso.

DIZIONARIO MINIMO: l'universo

di Libero Venturi - domenica 04 giugno 2017 ore 08:00

L'Universo

È sempre la solita domanda. Siamo soli nell'Universo? Sarebbe meglio di no, assai più stimolante e suggestivo non esserlo, ma alla fine speriamo di sì. Almeno per il momento, meglio soli; che male accompagnati, aggiungerebbe la Destra. In effetti sono soltanto pochi miliardi di anni - all'incirca quattro, secondo gli scienziati- che è comparsa la vita sulla Terra. Assai meno -suppergiù due milioni e mezzo- che esiste e si è affermata in qualche modo la razza umana e ancora non ci siamo ambientati bene, anzi. Non abbiamo consolidato nemmeno una perfetta compatibilità di genere, nonostante le quote rosa, tra uomini e donne: "tu che sei diverso, almeno tu nell'universo..." cantava Mia Martini. Insomma, non ci troviamo in sintonia neanche tanto tra noi, che alla fine, checché ne dicano Trump, Le Pen, Salvini, Farage e Al Baghdadi, saremmo la solita razza. Figuriamoci se dovessimo avere a che fare con specie viventi che non ci somigliano nemmeno un po'. Non siamo capaci di metterci d'accordo per i profughi, chissà come faremmo con una quantità imprecisabile di visitors alieni. Ci sarebbe da sentirlo, il Procuratore di Catania! No, non siamo ancora pronti e comunque un po', non dico di apartheid, ma di riservatezza anche nell'Universo occorre.

Conviene piuttosto continuare ad accelerare particelle infinitesimali, facendole scontrare tra loro per ricreare le condizioni del Big Bang e cercare di capire com'è potuto succedere -dopotutto soltanto tredici miliardi e settecento milioni circa di anni fa- tutto questo casino che ha portato alla vita e alla nostra esistenza. E capire se l'Universo si espande o si contrae e quanto durerà ancora, perché non si sa mai. Per tutti i precari della Terra, quelli che non arrivano alla fine del mese, sembra una domanda più sensata.

Sennonché nel corso di una conferenza stampa, presso il quartier generale della Nasa a Washington, è stata confermata la scoperta di sette pianeti di dimensioni vicine a quelle terrestri, che orbitano intorno alla stella nana, TRAPPIST-1, alla distanza di soli 39,5 anni luce dal nostro sistema solare!

I cacciatori di altri mondi, gli astrofisici li chiamano Esopianeti, pianeti extrasolari, che ruotano attorno ad altre stelle. Il database della NASA ne conferma 3449, di cui ben 348 sono definiti esopianeti terrestri. Tra questi potrebbero essercene alcuni simili a quelli su cui Matthew Mc Conaughey e Anne Hathaway tentavano di atterrare nel film "Interstellar".

Di dimensioni simili alla Terra, sono collocati nella cosiddetta fascia di abitabilità di una stella, cioè a una distanza adeguata dal proprio sole perché esistano condizioni fisiche compatibili con la presenza di acqua liquida in superficie, nell’ipotesi che sia presente anche un’atmosfera come quella terrestre. Ci sarebbero cioè i presupposti per la vita, anche se è ancora presto per pensare a delle Terre potenziali. Ma almeno tre dei pianeti del sistema di TRAPPIST-1, denominati per ora con semplici lettere alfabetiche, TRAPPIST-1 e, f, g, sembrerebbero promettere bene.

Nel film "Passengers", recentemente recensito su Qui News dal "filmofago intollerante", si descriveva un viaggio alla volta di un nuovo pianeta abitabile, distante centoventi anni luce, per compiere il quale occorreva ibernarsi. Una cosa un po' impegnativa, ora come ora. Ma una distanza di quaranta anni luce che volete che sia? Una bischerata, tutto sommato, relativamente allo spazio/tempo galattico. Paragonabile alla durata della Salerno - Reggio Calabria, ad esempio. Che saranno mai quarant'anni? Avercene. Si parte da piccoli, ci si rompe un tantino le palle, ma questo succede comunque e si sale lassù, che siamo nel pieno della mezza età. E si sa che la vita ricomincia a quarant'anni! Si sta un po' su uno dei TRAPPIST, magari gli si dà un nome più decente: anche perché i trappisti terrestri ci sono già e sono frati. Poi si torna sulla madre Terra, si scende e abbiamo poco più di una ottantina d'anni, ma li portiamo bene. Del resto, anche per andare da sud a nord del Paese e viceversa, si dice si sale e si scende. E, in fondo, quanto tempo si impiega in auto per andare al lavoro o in ferie, oppure nelle gite del week end? Se lo contassimo e lo sommassimo sarebbe paragonabile. La vita ci passerebbe davanti alla velocità della luce, ci sembrerebbe meno noiosa e si vedrebbero due pianeti, saremmo eroi di due mondi. Che poi Garibaldi ci farebbe una pippa. Ma una pippa spaziale!

Libero Venturi

Pontedera, 4 Giugno 2017

Libero Venturi

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